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Maurizio Carta

TEORIE DELLA PIANIFICAZIONE
QUESTIONI, PARADIGMI E PROGETTO
Palumbo

La consapevolezza di una realtà complessa ed interagente in molteplici modi, proteiforme nella sua straordinaria bellezza e varietà, non può non animare chi si appresta a scrivere un libro di teorie della pianificazione territoriale, poiché ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante possa comprenderne la tua filosofia. E’ infatti sicuramente vero che molte più cose compongono e connotano le trasformazioni delle città, del territorio e dei paesaggi, dei centri e dei margini, di quante una volontà di ordinare e organizzare una dottrina della pianificazione possa contenere.
La complessità del territorio, la diversificazione degli attori, dei ruoli e delle relazioni sfugge costantemente ai teoremi, ai paradigmi, alle tassonomie, ma non per questo è opportuno sottrarsi all'identificazione dei pensieri comuni di una disciplina in evoluzione, al tentare di comporre il panorama articolato e complesso – nel tempo, nello spazio e nelle culture – della pianificazione urbana e territoriale, nella convinzione che esistano statuti disciplinari da cui attingere per alimentare la capacità creativa dei pianificatori. Il libro si rivolge innanzitutto agli studenti in architettura e in pianificazione territoriale che vogliano ritrovare le tappe dell'evoluzione del pensiero urbanistico e che vogliano scoprire impegni, imperativi e interrogativi che hanno connotato la disciplina nella sua configurazione contemporanea prodotta dal suo processo di formazione nel Novecento. Il libro si rivolge anche agli studiosi, ai docenti ed ai professionisti con una finalità che non è tassonomica ma è quella di consegnare un quadro delle identità della cultura del territorio e del pianificare attraverso cui alimentare il loro impegno per la trasformazione del territorio nell'interesse collettivo.
Il libro è articolato in sette capitoli: il primo e il secondo dedicati alla identificazione dei ruoli prevalenti e delle questioni più rilevanti della pianificazione territoriale; il terzo e il quarto capitolo ricostruiscono le radici contemporanee e descrivono le fasi principali dell’evoluzione; il quinto e il sesto capitolo rileggono la formazione del pensiero urbanistico occidentale attraverso alcuni paradigmi e restituiscono l’identificazione degli stili di pianificazione ed i conseguenti ruoli del pianificatore; il settimo capitolo, infine, in un’ottica di orientamento progettuale della teoria, propone i temi e gli impegni che l’evoluzione della disciplina e i nodi dello sviluppo territoriale propongono come sfida per i pianificatori del XXI secolo.

INDICE

Prefazione di Nicola Giuliano Leone

INTRODUZIONE
1. LA SCIENZA DELLA PIANIFICAZIONE
1.1. La pianificazione come dottrina complessa
1.2. Una biografia culturale del termini
1.3. La natura della pianificazione: definizioni e contenuti
1.4. Cosa non è la pianificazione: una perimetrazione della disciplina
1.5. Il processo di pianificazione
2. LE QUESTIONI DELLA TEORIA DELLA PIANIFICAZIONE
2.1. Le radici storiche della pianificazione urbana e territoriale
2.2. Il ruolo e gli impegni della pianificazione territoriale
2.3. I valori della pianificazione territoriale e la dimensione etica
2.4. L’efficacia della pianificazione
2.5. Lo stile della pianificazione
2.6. La necessità del pubblico interesse
2.7. Il valore della conoscenza
2.8. La rilevanza dell'azione
2.9. Il ruolo dei contesti organizzativi
3. LE RADICI DELLA PIANIFICAZIONE CONTEMPORANEA
3.1. La matrice utopica
3.2. La matrice tecnologica ed amministrativa
3.3. La matrice estetica
3.4. La matrice sociale: le Città Giardino e le New Towns
3.5. Dalle esperienze delle città giardino alla pianificazione comprensiva urbana e regionale
3.6. Le radici italiane
4. LE FASI DELL’EVOLUZIONE
4.1. L'evoluzione della pianificazione nella seconda metà del XX secolo
4.2. Gli anni Cinquanta: l'urbanistica come architettura alla grande scala
4.3. Gli anni Sessanta: la visione sistemica e processuale
4.4. Gli anni Settanta: la pianificazione come politica
4.5. Gli anni Ottanta: il nodo dell'attuazione
4.6. Gli anni Novanta: la svolta argomentativa
4.7. Frontiere e sfide per la pianificazione del XXI secolo
5. SETTE PARADIGMI PER LA PIANIFICAZIONE
5.1. Visione centrata sull'oggetto
5.2. Visione centrata sul controllo
5.3. Visione centrata sulla decisione
5.4. Visione centrata sull'attuazione
5.5. Visione centrata sull'azione
5.6. Visione centrata sulla comunicazione
5.7. Visione centrata sull’impegno e sull’integrazione
6. STILI E RUOLI
6.1. L’approccio classico-razionale: il pianificatore come amministratore
6.2. L’approccio classico-percettivo: il pianificatore come sistematizzatore
6.3. L’approccio romantico-razionale: il pianificatore come sintetizzatore
6.4. L’approccio romantico-percettivo: il pianificatore come riformatore
7. IMPEGNI
7.1. Garantire un futuro sostenibile
7.2. Attuare efficacemente i piani
7.3. Rendere più consapevole la partecipazione degli abitanti alle scelte
7.4. Tutelare e valorizzare l’identità culturale
7.5. Rispondere ai nuovi bisogni sociali
7.6. Incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione
7.7. Pianificare città e territori reticolari, multifunzionali e multipolari
8. BIBLIOGRAFIA