L'Istruzione di Zu' Vice'

    Tra i problemi importanti su cui La Voce ha interpellato i principali schieramenti politici non figura la 'Questione Meridionale'. In effetti sarebbe stato tempo perso, perche' dicono tutti la stessa cosa: Servono infrastrutture. Il fatto curioso e' che tutti dicono questa stessa cosa da un secolo, e tutti continuano a ripeterla anche se palesemente non ha funzionato [sto]. Tutti stupidi? No; e' che leggendo i dati sulla composizione del PIL e' sempre questo che viene fuori (per es. su La Voce vedi Viesti, 30-09-2003).
    C'e' altro da dire? Vorrei argomentare che si', che al sud, piu' che infrastrutture, serve Istruzione. E qui lo stupido sembro subito io: al sud ci sono gli stessi diplomati che al nord (70% dei 19-enni, Annuario Istat 2003), e in Sicilia e Calabria ci sono quasi piu' iscritti all'Universita' che in Lombardia (30% sui 19-25-enni, ibidem); sicche' c'e' sicuramente abbastanza scolarizzazione, casomai over-education. Il punto e' che c'e' anche parecchia ignoranza, e molta incompetenza diffusa; e questo lo pensano molti di quelli al sud ci vivono.
    Ma i dati? Sull'over-education ci sono da sempre: i laureati al sud sono il 19% degli iscritti, e di quelli che si laureano, dopo sei anni la meta' sono ancora per strada (Istat, ibidem). E chiaro cio' che questi dati dicono sull'universita': che sono soldi pubblici usati male. Ma piu' importante e' cio' che essi suggeriscono sulla scuola media: che se all'universita' i risultati sono cosi' scarsi, forse e' a scuola che c'e' un problema di qualita'. Se cosi' fosse, e' sulla scuola che si dovrebbe investire. Su questo, fino a poco tempo fa non c'era evidenza empirica: sulla qualita' dell'apprendimento, e ancor peggio sul livello di competenze della popolazione adulta uscita dalla scuola, c'erano soltanto punti interrogativi.
    Adesso pero' ci sono novita': si chiamano PIRLS, PISA ed ALL; sono studi sul livello di apprendimento, rispettivamente degli alunni di nove e quindici anni e degli adulti, organizzati rispettivamente da International Association for the Evaluation of Educational Achievement, OCSE ed ETS (l'organizazione che ha inventato GRE, GMAT, TOEFL) [ppp]. Sono test studiati bene, e poiche' sono destinati a diventare sempre piu' argomento di dominio comune puo' essere opportuno vedere qualche esempio reale di domanda, anche perche' solo dagli esempi si capisce l'intelligenza del disegno: li prendiamo da PISA 2000 (file "Sampleitems" dal sito PISA2000).
    I risultati sono standardizzati a media 500 e deviazione standard 100. Prendiamo un esempio di Matematica, Racing Car; ricordiamo, per ragazzi di 15 anni. Si consideri la figura seguente (grafico della velocita' al secondo giro di un circuito):


In orizzontale distanza dalla linea di partenza in km; in verticale velocita' dell'auto (secondo giro).

    Domanda da 400 punti (cioe', il tipo di domanda cui tipicamente risponde bene un candidato che fa 400 punti): "Qual e' il punto in cui l'auto ha velocita' minima?" Possibili risposte: All'inizio; Dopo 0.8 km; Dopo 1.3 km; A meta' del tracciato. Domanda da 410 punti: "Cosa puoi dire sulla velocita' dell'auto dal km 2.6 al km 2.8?" Risposte: E' costante; Cresce; Decresce; Non si puo' dire.
    Questo e' il tipo di domanda cui sa rispondere il '15-enne tipico' di Sicilia e Sardegna (media 417 per la precisione; vedi il rapporto PISA2000 disponibile sul sito INVALSI). Sorpresi? Io no; ma andiamo avanti, domanda da 490 punti. Siamo quasi un sigma sopra i 400, il che vuol dire che a una domanda del genere rispondono solo il top 15% dei ragazzi isolani: "Qual e' approssimativamente la distanza fra la linea di partenza e il rettilineo piu' lungo?" Risposte: 0.5 km; 1.5 km; 2.3 km; 2.6 km.
    Per concludere domanda da 650 punti: 2.3 sigma sopra 420, cioe' alla portata di meno dell'1% dei ragazzi di Sicilia e Sardegna: "A quale dei circuiti seguenti corrisponde il grafico di velocita' precedente?" (l'unico con tre curve di cui una vicina alla partenza e' B):


    Come vanno i ragazzi del nord? Beh, non sono dei geni neanche loro: media 500-520. Pero' quasi un sigma sopra il sud, cioe' un bel po' meglio: la meta' dei ragazzi del nord riesce a rispondere alle domande alla portata del top 15% dei meridionali.
    Per quanto riguarda piu' direttamente il mondo del lavoro e' ancora piu' interessante il test ALL sugli adulti. Ovviamente non posso ricominciare con gli esempi, ma potete immaginare che sono ancor piu' orientati al 'come te la sbrighi', e che sono ancora piu' facili; i soggetti sono classificati in tre grandi livelli, alto medio e basso. Qui sono disponibili (sul sito dell'INVALSI) dati regionali per Piemonte e Campania. In questo contesto preferisco visualizzare un 'team' lavorativo di dieci unita', operante dentro una fabbrica, un'officina o un ufficio, alle prese con un programma di lavoro. Nella classe alta ci sono 'gli svegli'; nella classe media gente 'che capisce', in quella inferiore gli altri. Prendiamo la fascia 31-45 anni, che e' quella tipica che si incontra in tali situazioni. In una squadra di 10 elementi, in Piemonte ci sono 2 svegli, 5 che capiscono, e 3 'altro'; in Campania: 1 sveglio e 3 di livello medio, e gli altri 6, per dire le cose come stanno, poco utili. La differenza e' enorme: 2 bravi con 5 che aiutano fanno 7, e possono anche lasciare qualcosa da fare agli altri 3; un bravo su 10 con 3 che capiscono e 6 di zavorra e' praticamente perso.
    Cosi' parlano i dati. E torniamo alla questione meridionale, con una storiella siciliana del dopoguerra: il venditore di FIAT 600 convince Zio Vice' che deve abbandonare il carretto: "Con questa Voi mettete la prima e partite, e in due minuti siete in campagna!" Zu' Vice' compra la 600, ma dopo due giorni e' furibondo dal venditore: "Ma che due minuti e due minuti! Metto la prima e parto, e dopo cinque minuti invece di essere in campagna ero tutto affumato, il motore che bolliva, un inferno! Tieni la macchina che io riprendo il carretto". E il venditore: "Zu' Vice', ma Voi ce l'avete messa la seconda?".
    Servono infrastrutture e tecnologia avanzata ai Vice' degli anni 2000 e ai loro figli? Non sono sicuro; forse serve di piu' uno sforzo per sollevare il loro livello culturale, a scuola, affrontato con il coraggio di chi ha davanti una salita lunga almeno quindici anni. Se questo farebbe crescere il PIL e ridurre il divario dal Nord, non se ne puo' essere certi; ma di sicuro il Sud sarebbe un posto migliore.

Salvatore Modica,    
Universita' di Palermo    




[sto] 1906, Leggi Speciali sul Risanamento (bonifiche Agrarie); 1929 (fascismo), altra legge sulle bonifiche; anni '50 Cassa del Mezzogiorno, `Infrastrutture per lo Sviluppo'; anni '70-'80, grandi opere pubbliche (tempi dei Cavalieri del Lavoro); 1990, fine dell'Intervento Straordinario, e una variante: il Credito Agevolato, sulla cui inopportunita' adeso tutti concordano; anno 2000, il Ponte, e le proposte di infrastrutture per "ricerca e innovazione". Sul fatto che non ci sia `convergenza' fra nord e sud non credo sia necessario argomentare. torna

[ppp] Cominciano a partire anche i programmi di valutazione nostrani, che sono pero' ancora alle prime difficili battute. Si veda il recente articolo di Solomon Gursky su La Voce. torna