teCLa :: Rivista

codice DOI:10.4413/RIVISTA - codice ISSN: 2038-6133
numero di ruolo generale di iscrizione al Registro Stampa: 2583/2010 del 27/07/2010


teCLa

teCLa - rivista ospita articoli inerenti temi di critica e letteratura artistica, dal medioevo al contemporaneo, con attenzione alle riflessioni teoriche sugli aspetti del gusto, della metodologia, della storia del collezionismo, della museologia, del restauro e delle tecniche artistiche.
Diretta da Simonetta La Barbera, ha un Comitato scientifico internazionale, un Comitato di Referee anonimo e un Comitato di redazione.
La pubblicazione, a diffusione internazionale, fornita di codice ISSN e di codice DOI, ha cadenza semestrale.

Comitato Scientifico e comitato redazionale.

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Abstract del terzo numero

Un grande corrispondente europeo. Aubin-Louis Millin tra Francia, Germania e Italia
di Monica Preti-Hamard - Bénédicte Savoy


Quiconque s´intéresse aux sciences et aux arts dans l´Europe des années post-révolutionnaires a rencontré son nom : Aubin-Louis Millin fut l´un des principaux acteurs de la vie intellectuelle et des institutions culturelles françaises autour de 1800. Conservateur du cabinet des médailles et antiques de la Bibliothèque Nationale, il fut aussi et surtout le rédacteur du fameux Magasin encyclopédique, cette revue si franchement ouverte à la vie culturelle et scientifique européenne. Grand passeur d´idées, Millin fut le correspondant assidu de centaines d´érudits de Copenhague à Corfou, de Brest à Saint-Pétersbourg, de Rome à Dresde. La partie de sa correspondance (surtout les lettres reçues) qui survécut à l´incendie de sa bibliothèque forme aujourd´hui un ensemble d´une trentaine de volumes au département des manuscrits de la Bibliothèque nationale de France. Les lettres qu´il adressa à l´étranger attendent encore, pour la plupart, d´être localisées et exploitées dans les grandes bibliothèques d´Allemagne, d´Italie ou d´Angleterre.
L’article se propose d’éclairer le rôle d´intermédiaire que put jouer Millin entre Rome, Paris et les principaux centres intellectuels de l´espace germanique (Weimar, Dresde, Göttingen). Vaste sujet, ici traité à la lumière de deux grandes correspondances : celle que Millin entretint avec Karl August Böttiger, à Weimar et Dresde, de 1794 à sa mort. Et celle, très abondante, qui le lia de 1806 à 1817 à l´abbé Francesco Cancellieri, que Millin nomme son « directeur des arts à Rome », et qui se trouve conservée dans sa quasi-intégralité à Paris (lettres reçues par Millin) et à la British Library de Londres.

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Scritti d’arte di Carmelo La Farina (1786 - 1852)
di Nicoletta Di Bella


L’articolo prende in esame una delle figure più interessanti della letteratura artistica messinese dell’Ottocento, quale fu Carmelo La Farina, intelligente conoscitore della cultura locale, indagando alcune sue pubblicazioni, in particolare le ΄lettere artistiche΄ destinate ai più autorevoli membri della intellighenzia isolana e raccolte, nel 1835, in un volume intitolato Intorno le Belle Arti, e gli artisti fioriti in varie epoche in Messina – Ricerche ordinate in più lettere. Le lettere furono pubblicate inizialmente, e  in gran parte, su uno dei più importanti periodici messinesi: lo “Spettatore Zancleo. Vi traspare  costante interesse e attenzione per lo studio delle arti figurative precocemente condotto con puntuali ricerche d’archivio e verifica delle fonti, non solo locali. La Farina, con competenza e obbiettività ricostruisce alcune cronologie di artisti ignorati, rinnova il catalogo di quelli già studiati, documentando personalità fino a quel momento sconosciute.

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Appunti su uno scritto poco noto di Agostino Gallo
di Carmelo Bajamonte


Il breve saggio dell’erudito palermitano Agostino Gallo, pubblicato nel 1863, ha come argomento precipuo le arti decorative siciliane (argenteria e oreficeria, marmi mischi, maiolica ecc.) e le attività dei più importanti artisti attivi fra la fine del XVIII e il XIX secolo. L’intento dichiarato dall’autore è quello di riabilitare la fortuna critica della scuola artistica siciliana in un più ampio contesto storiografico e di creare un momento unificante, all’insegna di un’arte italiana, proprio all’indomani dell’Unità.

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Giuseppe Agnello: contributi sulla stampa periodica allo studio della storia dell’arte siciliana dal tardo antico al Barocco
di Iolanda Di Natale


Letterato, filologo, storico dell’arte, archeologo, politico, Giuseppe Agnello rappresenta una delle più significative figure di studiosi locali che il secolo appena strascorso ha generato. Conoscitore appassionato e tenace, ha saputo, attraverso ricerche sempre capillari e quanto mai estese per densità e tematiche, fornire un contributo rilevante allo sviluppo del sistema artistico siracusano prima e della Sicilia tutta poi.

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Vedere attraverso e oltre l’opera d’arte. Erwin Panofsky e l’educazione estetica in presenza di disabilità visiva
di Roberta Priori


Il metodo iconologico teorizzato da Erwin Panofsky trova una sua applicazione nell’ambito dell’educazione estetica in presenza di disabilità visiva. Percezione sensoriale (lettura preiconografica), cognizione (lettura iconografica) e interpretazione (lettura iconologica) dell’opera d’arte  sono le fasi che caratterizzano il metodo didattico sviluppato alla fine degli anni Novanta presso il museo tattile di Pittura antica e moderna Anteros dell’Istituto per ciechi Francesco Cavazza di Bologna e che accompagnano i non vedenti e ipovedenti ad una più profonda comprensione dell’opera d’arte.
Nell’analisi di alcune opere giovanili e del periodo amburghese di Erwin Panofsky - in cui si confronta con la tradizione critico-metodologica a lui contemporanea, con gli studi di Heinrich Wölfflin e Alois Riegl, e incontra le teorie di Aby Warburg e di Ernst Cassirer - dunque nel percorso che conduce alla sistematizzazione del metodo tripartito,  è possibile rintracciare le potenzialità del  suo pensiero rivolte all'educazione estetica in presenza di disabilità visiva e l'applicabilità dei suoi aspetti educativo - pedagogici all'interno del complesso dibattito su percezione e significazione delle forme dotate di valore estetico.

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Il museo negli scritti di Giulio Carlo Argan
di Marcella Marrocco


I musei, la loro struttura, la loro funzione sociale sono stati oggetto di studio e di riflessione critica da parte di Giulio Carlo Argan durante tutta la sua attività, di studioso prima e di politico poi, che lo ha portato ad occuparsi della città Gesammtkunstwerk come oggetto estetico e come soggetto politico.
Attraverso un percorso critico che passa dalla lettura di Read e Dewey e  che ha i suoi fondamenti metodologici nel pensiero dei suoi maestri, Venturi e Panofsky(e in una rilettura panofskyana del pensiero kantiano), Argan  nel definire la sua imago urbis, assegnerà un ruolo centrale proprio ai musei, che come luogo di incontro tra istanze storiche e istanze estetiche ma anche dell’autenticità dell’opera, si pongono a suo parere come spazio didattico privilegiato in cui il cittadino ha la possibilità di educarsi all’esercizio del giudizio di valore che è atto critico, esercizio di libere scelte, in ultima analisi “atto politico”. Musei scuola, ma anche, secondo la lucida previsione di Argan, nuova scena urbana, nuova piazza, luogo di incontro e di scambio culturale, metafora dei valori della società, nuovo “centro” capace di esercitare sulla città e sulla civitas un forte potere seduttivo.
Il saggio pone degli interrogativi sull’attualità delle posizioni arganiane, con uno sguardo rivolto ai nuovi modelli museali, dalla critica del museo-logo, del museo-archiscultura all’apprezzamento di quei musei capaci di porsi come nuova «direttrice urbana», individuando nelle posizioni arganiane spunti di riflessione ancora validi per il dibattito contemporaneo.

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Abstract - number 3

Un grande corrispondente europeo. Aubin-Louis Millin tra Francia, Germania e Italia
by Monica Preti-Hamard - Bénédicte Savoy


Aubin-Louis Millin was one of the protagonists of French intellectual life in the nineteenth century. Curator of the Cabinet des Médailles et Antiques of the Bibliothèque Nationale, he was also Editor of the famous Magasin encyclopédique, a journal of European cultural and scientific life, and faithful correspondent with hundreds of scholars across Europe. This article examines the intermediary role Millin played between Rome, Paris and the principal cities of Germany, examining his correspondence with Karl August Böttiger and Francesco Cancellieri, his “art director in Rome.”

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Scritti d’arte di Carmelo La Farina (1786 - 1852)
by Nicoletta Di Bella


This article examines Carmelo La Farina, a knowledgeable expert on local culture and one of the most interesting figures of artistic literature in nineteenth century Messina. It investigates some of La Farina’s publications, in particular his “artistic letters,” addressed to more prominent members of the island’s intelligentsia, which were collected in 1835 in a volume entitled Intorno le Belle Arti, e gli artisti fioriti in varie epoche in Messina – Ricerche ordinate in più lettere.

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Appunti su uno scritto poco noto di Agostino Gallo
by Carmelo Bajamonte


This short essay, published in 1863 by the learned Palermitan Agostino Gallo, focuses on Sicilian decorative arts (silver and goldsmithing, inlaid marble, maiolica, etc.) and the work of the most important artists active during the late eighteenth and nineteenth centuries. The author’s declared intent is to rehabilitate the critical reputation of the Sicilian school of art within a wider historiographic context and to create a unifying moment, in the name of an Italian art, in the wake of Unification.

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Giuseppe Agnello: contributi sulla stampa periodica allo studio della storia dell’arte siciliana dal tardo antico al Barocco
by Iolanda Di Natale


A man of letters, philologist, art historian, archaeologist and politician, Giuseppe Agnello was one of the most important Sicilian scholars in the first half of the twentieth century. A passionate and tenacious expert, he made a significant contribution to the development of the art of both Syracuse and Sicily as a whole, in particular regarding Byzantine and early Christian art, through his careful, deep, and broad research.

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Vedere attraverso e oltre l’opera d’arte. Erwin Panofsky e l’educazione estetica in presenza di disabilità visiva
by Roberta Priori


The iconological method theorized by Erwin Panofsky has been employed in the context of aesthetic education for the visually impaired. The teaching method developed in the late nineties at the Anteros Museum of Tactile Ancient and Modern Painting of the Francesco Cavazza Institute for the Blind in Bologna involves phases of sensory perception (pre-iconographic reading), cognition (iconographic reading) and interpretation (iconological reading) of the artwork, leading to deeper understandings of works of art for blind and partially sighted people. By analyzing some of Panofsky’s early works and his Hamburg period which led to the systematization of his tripartite method, it is possible to outline the potential of his ideas for the aesthetic education of those with visual disabilities and the applicability of their educational-pedagogical aspects within the complex debate about the perception and signification of forms with aesthetic value.

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Il museo negli scritti di Giulio Carlo Argan
by Marcella Marrocco


Museums, their structure and their social function, were the subject of study and critical reflection throughout Giulio Carlo Argan’s work, first as a scholar and then as a politician, leading him to devote himself to the Gesamtkunstwerk city as aesthetic object and as political subject. With an eye toward new museum models, this essay raises questions about the topicality of Arganian positions, from museum critique – museum logos, archisculpture – to the appreciation of those museums able to act as new “urban guides,” identifying in the Arganian positions insights which remain valid for contemporary debates.

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