teCLa :: Rivista

codice DOI:10.4413/RIVISTA - codice ISSN: 2038-6133
numero di ruolo generale di iscrizione al Registro Stampa: 2583/2010 del 27/07/2010


teCLa

teCLa - rivista ospita articoli inerenti temi di critica e letteratura artistica, dal medioevo al contemporaneo, con attenzione alle riflessioni teoriche sugli aspetti del gusto, della metodologia, della storia del collezionismo, della museologia, del restauro e delle tecniche artistiche.
Diretta da Simonetta La Barbera, ha un Comitato scientifico internazionale, un Comitato di Referee anonimo e un Comitato di redazione.
La pubblicazione, a diffusione internazionale, fornita di codice ISSN e di codice DOI, ha cadenza semestrale.

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Abstract del settimo numero



Il Trono della Grazia Interlandi: una tavola di Vrancke van der Stockt a Caltagirone
di Giacomo Pace Gravina


Il saggio conferma l’attribuzione del Trono di Grazia Interlandi della chiesa di S. Giorgio di Caltagirone al pittore fiammingo del XV secolo Vrancke van der Stockt. L’attribuzione, avanzata per la prima volta da Giovanni Carandente nel 1968, è avvalorata dal confronto con altri dipinti recentemente attribuiti a van der Stockt. L' autore indaga anche il passaggio del dipinto dalle Fiandre alla Sicilia e ipotizza che il Trono della Grazia appartenne a una famiglia della città di Klinge, che appena giunta in Sicilia cambiò il cognome in Interlandi

Il giovane Dürer: riflessioni in margine ad una mostra
di Simone Ferrari


L’articolo recensisce la mostra dedicata al giovane Dürer (Norimberga, 2012) e ne mette in risalto i notevoli motivi di interesse, che riguardano non solo le opere esposte ma l’approccio storico complessivo. In particolare, si evidenzia la definizione e la caratura del maestro sulla base delle fonti e dei testi dell’epoca. Discute inoltre alcune ipotesi attributive e cronologiche ed avanza alcuni confronti stilistici (che rimandano alla produzione di Leonardo, Jacopo de’ Barbari e Baldung Grien)

Luigi Guglielmo Moncada: mecenate e uomo politico del Seicento
di Giuseppe Giugno


L’articolo descrive la storia di Luigi Guglielmo Moncada, principe di Paternò e duca di Montalto, soffermandosi sul suo operato politico in Sicilia e Spagna e sul suo ruolo di committente di opere d’arte. Azione politica e committenza artistica costituiscono in lui i termini di un binomio inscindibile, che apre il dialogo con illustri personaggi del panorama culturale siciliano e romano. Interessante, a tal proposito, è il riferimento a disegni eseguiti da Gaspare Guercio su architetture compiute dal principe in Sicilia. Il rapporto col mondo romano viene attestato da una statua bronzea di Gian Lorenzo Bernini prodotta su commissione del principe. Il dialogo col Bernini e con la curia romana condurrà il Moncada al cardinalato e alla sua guida in Sicilia delle abbazie di Santa Maria di Novara e di San Michele Arcangelo di Troina

L'attivita' di Ettore Gabrici come direttore del R.Museo di Palermo
di Claudia Caruso


L’articolo approfondisce il ruolo e l’attività di Ettore Gabrici in qualità di direttore del R. Museo di Palermo. Grazie all’analisi di documenti inediti, rinvenuti presso l’Archivio Centrale di Stato di Roma, si è potuto evincere tanto la volontà di fornire un’adeguata catalogazione e sistemazione inventariale del museo nonché dei relativi allestimenti espositivi, quanto la politica di acquisti di opere e lo stretto rapporto che Gabrici intrattenne con le autorità governative.

 Dal realismo all'astrattismo: le Sammarcote di Nino Franchina (1935-1949)
di Valentina Raimondo


L’articolo è una rivisitazione di una tematica particolare presente nella prima fase della carriera dello scultore Nino Franchina , fase che va dagli anni Trenta alla fine degli anni Quaranta del XX secolo. Lo sviluppo del suo percorso artistico e del suo particolare approccio all’arte vengono valutati dall’autrice attraverso i disegni e le sculture in cui Franchina sceglie come soggetto la Sammarcota, donna di San Marco d’Alunzio rappresentata con un sasso del fiume Furiano sulla testa. La figura femminile, che l’artista decontestualizza dal suo ambiente naturale e rappresenta con forme maestose di Ποτνια Ματερ assurge a simbolo dell’origine della scultura stessa. Osservando e studiando le opere che raffigurano la Sammarcota dal 1935 fino alle ultime prove del 1947 è possibile leggere l’evoluzione stilistica di Franchina e comprendere i passaggi che lo hanno condotto a modificare i propri orientamenti e modelli di riferimento conducendolo ad accantonare l’arte figurativa per quella astratta.

La cultura figurativa siciliana negli interventi critici di Leonardo Sciascia(1964-1987)
di Giuseppe Cipolla


I testi di Sciascia sull’arte antica e moderna, distribuiti in un arco temporale che va dal 1964 al 1987, nascono come interventi e articoli sulla stampa periodica, locale e nazionale, e come presentazioni a monografie d’arte. Questi interventi consistono principalmente in recensioni o saggi che toccano argomenti siciliani relativi alla cultura figurativa quattrocentesca (Il Maestro del Trionfo della Morte, Antonello da Messina, Francesco Laurana, Antonello e Domenico Gagini) o alla questione delle influenze caravaggesche in Sicilia tra fine Cinque e inizio Seicento (Filippo Paladini, Pietro d’Asaro). Si tratta di scritti riconducibili alle mostre storiche siciliane del Novecento (Antonello da Messina, Messina 1953; Paladini, Palermo 1967; Antonello da Messina, Messina 1981; Pietro d’Asaro, Racalmuto 1984; Caravaggio, Siracusa 1984), e dove si riscontrano, in alcuni casi, interessanti riflessioni sulle problematiche figurative isolane, parallelamente alla coeva storiografia artistica

Abstract - number 7

the Throne of Grace Interlandi of the church of S. George in Caltagirone to the flemish painter of XVth Century Vrancke van der Stockt
di Giacomo Pace Gravina


The essay confirm the attribution of the Throne of Grace Interlandi of the church of S. George in Caltagirone to the flemish painter of XVth Century Vrancke van der Stockt. This attribution was at the first time advanced by Giovanni Carandente in 1968: by comparison with others paintings recently attributed to van der Stockt, many elements corroborate this attribution. The author investigates also the travel of the painting from Flanders to Sicily, and hypothesizes that the Throne of Grace was of a family from the town of Klinge (Klinge-land), who when came in Sicily changed the surname in Interlandi.

the Throne of Grace Interlandi of the church of S. George in Caltagirone to the flemish painter of XVth Century Vrancke van der Stockt
di Simone Ferrari


The article reviews the exhibition dedicated to the young Dürer (Nuremberg, 2012) and it emphasizes not only the significant interest of the works on display but especially the historical approach overall.

In particular, it should be noted the definition and the caliber of the master on the basis of literary sources and texts of the era. It also discusses some hypothesis attributive, and chronological, and it advances some stylistic comparisons (that refer to the production of Leonardo, Jacopo de’ Barbari and Baldung Grien)

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The story of Luigi Guglielmo Moncada, prince of Paternò and duke of Montalto
di Giuseppe Giugno


The article describes the story of Luigi Guglielmo Moncada, prince of Paternò and duke of Montalto, focusing on his political work in Sicily and Spain, and on his role as client of artistic works. Political action and artistic patronage are in him the terms of an inseparable pair, opening the dialogue with eminent personalities from the sicilian and roman cultural landscape. Concerning this, it’s interesting the reference to drawings made by Gaspare Guercio about architectures realized by the prince in Sicily. The relationship with the roman world is attested by a bronze statue by Gian Lorenzo Bernini produced on behalf of prince. The dialogue with Bernini and with the roman curia will lead the Moncada to the cardinalate and its guide in Sicily of abbeys of Santa Maria in Novara and St. Michael the Archangel in Troina

The article explores the work of Ettore Gabrici as director of R. Museum of Palermo
di Carla Caruso


The article explores the work of Ettore Gabrici as director of R. Museum of Palermo. Based on the analysis of unpublished documents, it is able to identify both the will to provide appropriate inventory and cataloging of the Museum and its exhibition stands, and acquisition of works and the close relationship that Gabrici had with the government authorities.

the work of the sculptor Nino Franchina from the beginning of his career in the Thirties of the 20th Century to the end of the Forties
di Valentina Raimondo


The purpose of the paper is to study the work of the sculptor Nino Franchina from the beginning of his career in the Thirties of the 20th Century to the end of the Forties. The author evaluates the development of the artistic path and the peculiar approach of the sculptor’s art thanks to the drawings and sculptures in which the artist chooses as subject the Sammarcota, San Marco d’Alunzio’s woman pictured holding on the head a stone picked up from the Furiano river in Sicily. The female figure – decontextualised from her own original scenario – is represented as a huge Ποτνια Ματερ and it becomes the symbol of the sculpture’s origin. Studying the artworks with the Sammarcota, made from the 1935 until 1947, it is possible to evaluate the stylistic evolution of Franchina’s art and to understand the main steps of his career and the changes from a figural to an abstract art.

Sciascia’s texts on ancient and modern art
di Giuseppe Cipolla


Sciascia’s texts on ancient and modern art, written in a time span ranging from 1964 to 1987, were initially conceived as speeches and articles in periodicals, local and national presentations and forewords in art monographs. These contributions consist mainly of reviews or essays addressing topics related to Sicilian 15th century art (The Master of the Triumph of Death, Antonello da Messina, Francesco Laurana and Antonello Gagini) or to the influence of Caravaggio in late 16th and early 17th century Sicily (Filippo Paladini, Pietro d'Asaro). They are writings relative to the most important Sicilian old masters exhibitions of the 20th century (Antonello da Messina, Messina 1953, Paladini, Palermo 1967, Antonello da Messina, Messina 1981; Pietro d'Asaro, Racalmuto 1984, Caravaggio, Syracuse, 1984), and where we may find, in some instances, interesting considerations on figurative problems of the island, in keeping with contemporary art historiography.