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M. Carta
Il Sistema Informativo Territoriale Regionale
Un progetto di innovazione per il governo del territorio

 

Ambito del progetto

Il Progetto è stato promosso da Antonino Scimemi, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Urbanistica e redatto all’inizio del 2001 da Maurizio Carta (docente di pianificazione urbana e territoriale alla Facoltà di Architettura di Palermo) per la parte relativa al potenziamento dell’offerta di città ed allo sviluppo locale, e da Goffredo La Loggia (docente di sistemi informativi territoriali alla Facoltà di Ingegneria di Palermo) per la parte specifica attinente ai sistemi informativi territoriali.

Il progetto riguarda la costituzione e l‘attuazione di un sistema informativo territoriale regionale organizzato a rete nel territorio regionale, attraverso la connessione di 41 soggetti territoriali (Regione, Province, Comuni), finalizzato alla condivisione delle informazioni geografiche ed al potenziamento dei servizi al cittadino ed alle imprese che possono essere erogato attraverso le infrastrutture ICT. Il cuore del sistema è il SIT del Dipartimento Regionale dell’Urbanistica, basato su piattaforma ArcInfo/ArcView.

Il progetto è stato redatto all’inizio del 2001 e finanziato alla fine dello stesso anno per 46,95 Milioni di Euro. Oggi è stata completata la progettazione del nodo regionale ed è in corso di stipula l’accordo di programma che consentirà l’avvio dei nodi territoriali. Il completamento della parte infrastrutturale del sistema è previsto per la fine del 2002 e l’intero progetto si evolverà fino al 2008.

 

 

Sommario

1. La finalità generale

2. Gli obiettivi strategici

3. Le opportunità del Progetto sul potenziamento dell’offerta di città

4. I soggetti che compongono la rete del SITR

5. Le linee di intervento

6. I risultati attesi

 

 

1. La finalità generale

Uno degli obiettivi dell’Asse Città del POR Sicilia 2000/06 è la promozione di reti di città principali e medie, finalizzate a facilitare l’offerta di nuovi servizi di rango elevato legati alle identità specifiche dei diversi sistemi urbani. A questo scopo si è ritenuto necessario rafforzare tali strutture reticolari mediante interventi che accrescano la dotazione di servizi d’importanza regionale e sovraregionale, capaci di considerare l’identità, le specificità e le potenzialità di ciascun sistema territoriale al fine di assicurare la complementarità tra una città e l’altra. Numerose esperienze internazionali ci testimoniano come attraverso la promozione di reti ICT i centri medi riescano ad accrescere il proprio peso nel territorio, all’interno di una competizione/cooperazione.

In questo quadro è stato redatto il progetto di Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR), inteso come rete di SIT distribuiti nel territorio regionale finalizzata al potenziamento della conoscenza, pianificazione e gestione del territorio e dei sistemi urbani locali in un’ottica di promozione dello sviluppo locale. Il progetto del SITR persegue la finalità generale di applicare le opportunità offerte dalle Information and Communication Technologies al governo delle trasformazioni territoriali, trasferendo le forme, le procedure e le opportunità dell’e-governament non solo all’amministrazione delle trasformazioni, ma nel cuore della pianificazione territoriale.

Il progetto di SITR costituisce dunque un intervento strutturale per la modernizzazione delle amministrazioni e strategico per lo sviluppo regionale, caratterizzato da tre dimensioni prevalenti degli obiettivi che intende perseguire:

 

 

2. Gli obiettivi strategici

All’interno degli obiettivi di promozione della costruzione di reti di città principali e medie, finalizzate a facilitare la localizzazione di nuove attività produttive legate alle identità specifiche dei diversi sistemi urbani, il progetto del SITR intercetta azioni finalizzate:

Obiettivo generale del progetto è costituire una rete di SIT tra tutte le istituzioni che agiscono sul territorio utile ad una conoscenza, interpretazione e gestione delle trasformazioni territoriali condivisibile a rete tra tutti i soggetti, evitando sprechi ed inutili sovrapposizioni di azioni o, peggio, la non confrontabilità dei dati e quindi la loro inutilizzabilità nei processi di governo del territorio. Rendere congruenti le diverse conoscenze ed incrementare la qualità e l'utilità delle informazioni singolarmente acquisite, non solo contribuisce al miglioramento dell’interpretazione e valutazione delle risorse e la loro migliore gestione, ma consente la formazione, a livello degli enti locali, di network di città finalizzati alla promozione dello sviluppo locale, al rafforzamento dei servizi ai cittadini ed alle imprese, all’incremento delle relazioni con le reti globali di città.

Il modello di Sistema Informativo Territoriale Regionale che si propone, quindi, non è centralizzato, ma “a rete gerarchica”, in cui ogni nodo (il Dipartimento regionale dell’urbanistica, gli altri Assessorati regionali, le Province, i capoluoghi di provincia ed i centri medi), attraverso protocolli di verifica e validazione dei dati, possa costantemente implementare la conoscenza sul territorio siciliano e fornire, come ricaduta, quadri interpretativi per lo sviluppo regionale utili sia alle amministrazioni pubbliche che ai soggetti privati. La diffusione a rete delle conoscenze territoriali e la promozione delle ICT nelle pubbliche amministrazioni, inoltre, incrementerebbero le opportunità di nuove attività lavorative per le quali si aprirebbero nuovi spazi per l'alta formazione e per l’educazione permanente.

Infine, attraverso la diffusione e condivisione delle informazioni su rete sarà possibile sistematizzare e normalizzare le attività di raccolta, gestione e organizzazione dei dati, realizzando contemporaneamente una maggiore visibilità all’esterno ed una maggiore interfacciabilità con tutti i soggetti che agiscono nell’evoluzione della società.

 

 

3. Le opportunità del Progetto sul potenziamento dell’offerta di città

Il progetto di rete dei sistemi informativi territoriali finalizzato alla promozione di networking delle città medie, quindi, chiama esplicitamente gli Enti locali ad un nuovo ruolo: quello di diventare promotori attivi della rete dei soggetti locali. Poiché è dalle opportunità offerte dal network di comunità che le realtà locali possono derivare una maggiore capacità competitiva, cooperando nel sistema regionale e competendo nel sistema internazionale.

L’Unione Europea, nel finanziare il progetto, ha sottolineato come la dimensione del SITR nella quale le potenzialità delle ICT si esprimono al meglio e sono in grado di portare valore aggiunto è quella della community, ovvero dell’insieme di utenti (pubblici o privati, istituzionali o imprenditoriali, aggregati o singoli) che, mossi da un interesse comune, interagiscono in rete effettuando delle interazioni, delle transazioni e degli scambi che sono in grado di creare valore aggiunto. Analogamente, la rete del SITR può essere un mezzo di comunicazione ideale per la comunità locale, per quell’insieme di soggetti, cioè, il cui interesse comune è derivante dalla prossimità spaziale.

La promozione del territorio regionale come “sistema interconnesso di SIT”, dunque, può favorire la nascita di distretti virtuali di sviluppo locale (produttivi, turistici, culturali, etc.). La creazione, cioè, di reti telematiche locali dedicate ai cittadini o alle piccole e medie imprese con l'obiettivo di rivitalizzare i vantaggi competitivi del nostro sistema locale, stimolando lo sviluppo integrato del territorio attraverso la connessione delle aziende ad altri poli del sistema regionale, o con il sistema globale delle imprese.

Obiettivo territoriale del progetto è di creare uno “spazio virtuale telematizzato”, centrato sulle province e sulle città medie come poli di comprensori locali, dove i cittadini e le imprese possano ricevere informazioni e servizi ad alto valore aggiunto e contemporaneamente scambiare prodotti e servizi tra loro. Si tratta di replicare in modo innovativo e con le possibilità offerte dalle ICT, i meccanismi relazionali tipici dei “distretti industriali" che hanno reso il sistema della PMI competitivo in tutto il mondo. La filosofia dei distretti virtuali consentirà, infatti, ai network di città di competere nel mercato globale come sistema locale, utilizzando un’importante risorsa competitiva: l’informazione geografica.

L'informatizzazione, inoltre, è in grado di potenziare un contesto nel quale trovare “beni relazionali”, portando ad un rinnovato senso di appartenenza al territorio e all’innescarsi auspicato di relazioni collaborative spontanee tra soggetti, solo se si favoriscono community di network da identificare come valore aggiunto sul mercato esterno. I punti di forza si riassumono nel concetto stesso di “distretto virtuale”: presentarsi verso l’esterno come gruppi di imprese forti di un contesto aggregativo, sinergico e con capacità di innovazione. Il territorio può quindi diventare centro e motivo di sviluppo nel momento in cui da luogo perimetrabile e fisico, si trasforma in “sistema digitalizzato” di relazioni tra soggetti diversi capaci di connettersi ed interagire originando un’identità locale virtualizzata. La rete virtuale locale serve anche quale base per il confronto competitivo globale e può quindi essere vista come nodo “forte” di una rete mondiale. I Distretti Virtuali che la formazione del SITR promuoverebbe, intesi come “comunità digitale” di soggetti diversi, raggruppati on line intorno ad interessi comuni, possono godere di vantaggi specifici:

Gli Enti locali connessi nel SITR giocano un ruolo chiave per organizzare e erogare servizi di network, facilitando i meccanismi relazionali. Il loro ruolo è propulsivo alla creazione del distretto territoriale digitalizzato per avviare un sistema di servizi e canali telematici, ma l'idea di fondo è che il sistema una volta avviato possa vivere di vita propria, sia con relazioni intranet che con connessioni alla rete globale, gestiti in modo attivo dalle istituzioni, dalle imprese, dalle associazioni.

 

 

4. I soggetti che compongono la rete del SITR

Per quanto riguarda l’attuazione il SITR è articolato in un doppio livello di soggetti:

 

File written by Adobe Photoshop® 5.0

 

Per quanto riguarda la progettazione, il tutorato, l’impementazione e la gestione il SITR prevede la costituzione di alcuni soggetti specifici:

a)      Il Gruppo operativo di gestione e controllo, costituito presso il Dipartimento Regionale dell'Urbanistica, le cui funzioni sono

Il Gruppo operativo è attualmente formato dal Dott. Antonino Scimemi, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Urbanistica, dall’Ing. Salvatore Cirone, Dirigente coordinatore del Dipartimento Regionale Urbanistica, dall’Ing. Girolamo Greco, esperto GIS del Dipartimento Regionale Urbanistica, dal Prof. Maurizio Carta e dal Prof. Goffredo La Loggia dell’Università di Palermo, progettisti e consulenti del SITR.

b)      Il Comitato di coordinamento in cui sono presenti il Dipartimento dell'Urbanistica, gli altri soggetti regionali eventualmente connessi al SITR, le Province regionali e rappresentanti dei 31 Comuni; il Comitato potrà essere integrato con docenti universitari specialisti in materie attinenti. Le funzioni del Comitato sono consultive rispetto alle funzioni del Gruppo operativo e offrono un tavolo di concertazione più operativo rispetto a quello in cui sono presenti tutti e 41 i soggetti.

c)      Il Nucleo di formazione composto da docenti ed esperti degli Atenei siciliani e del settore dell'educazione scolastica con il compito di elaborare programmi di formazione funzionali all'implementazione ed al potenziamento del SITR, anche attraverso l'attivazione di specifici percorsi didattici istituzionali (diplomi universitari, lauree specialistiche, master, etc.).

 

 

 

5. Le linee di intervento

Le linee di intervento del SITR sono articolate in funzione del livello e del soggetto:

·       A Livello regionale. Formazione di un SIT di coordinamento con il compito di fornire la base di appoggio comune dei dati territoriale, di interfacciare le diverse informazioni settoriali e fornire dati territoriali agli enti locali per le loro attività di governo del territorio e di promozione dello sviluppo.

·       A Livello territoriale delle Provincie. Formazione o potenziamento di SIT in connessione con il SIT Regionale, con il compito di immettere tutte le informazioni di competenza provinciale sulla medesima base di appoggio regionale, finalizzato all'ampliamento della banca dati regionale ed al potenziamento dell'utilizzo delle tecnologie informatiche nella gestione del territorio e nella promozione dello sviluppo.

·       A livello territoriale dei Comuni medi e Capoluoghi di Provincia. Formazione o potenziamento di SIT in connessione con il SIT Regionale, finalizzato all'ampliamento della banca dati regionale ed al potenziamento dell'utilizzo delle tecnologie informatiche nella gestione del territorio e nella promozione dello sviluppo. Potenziamento e specializzazione delle infrastrutture tecnologiche di servizio ai sistemi produttivi locali e promozione di attività di cooperazione tra istituzioni locali, aziende di gestione di servizi e PMI attraverso lo sviluppo di distretti virtuali di sviluppo locale e di Sportelli unici accessibili on line. Allestimento dei luoghi fisici per il nodo del SITR.

 

 

6. I risultati attesi

I risultati in itinere e quelli a completamento del sistema (al 2008) saranno valutati attraverso la verifica del rispetto di alcuni indicatori di risultato, individuati in:

Il pieno successo del progetto e il raggiungimento degli obiettivi di potenziamento dell’offerta di città e di innovazione del governo del territorio saranno misurati attraverso indicatori di impatto socio-economico, sintetizzabili in:

L’attuazione organica ed unitaria del SITR costituisce chiaramente un progetto integrato territoriale di ampiezza regionale finalizzato alla promozione dell’offerta di città attraverso le infrastrutture ed i contenuti dell’ICT. La sua completa ed efficace attuazione costituirebbe un concreto passo verso la costituzione della Società dell'Informazione come network reale di conoscenze ed accessibilità diffusa ad esse, fornendo alle politiche di sviluppo regionale uno strumento indispensabile:

 

 

Bibliografia

Aa.Vv., Le città digitali in Italia, Rapporto 1999, Milano, FrancoAngeli, 2000.

Biolghini D. (a cura di), Comunità in rete e Net Learning, Milano, Etas, 2001.

Carta M. (a cura di), Linee guida per l’attuazione del Sistema Informativo Territoriale Regionale, Palermo, Dipartimento regionale dell’urbanistica, 2001.

Castells M., The Information Age: Economy, Society and Culture, Oxford, Blackwell, 1996.

Dutton W.H., la società on line. Politica dell’informazione nell’era digitale, Milano, Baldini & Castoldi, 2001.

Forum per la Società dell’Informazione, e-Italia. Un progetto per l’Italia e l’Europa, un contributo per la comunità internazionale, Milano, Il Sole24Ore, 2000.

Pitoni I. (a cura di), La società dell’informazione e l’Europa delle conoscenze: tendenze e politiche comunitarie, Milano, FrancoAngeli, 2001

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