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 Gaetano MANCUSO (1937 - 2006)


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Nato a Roma nel 1937, il Prof. Mancuso ha compiuto gli studi universitari a Palermo, nella cui Università conseguì la laurea in Giurisprudenza nel luglio 1962. Nel novembre dello stesso anno venne nominato assistente volontario alla Cattedra di Diritto pubblico romano presso il Corso di laurea in Scienze politiche della Facoltà di Giurisprudenza. Nel 1966, in seguito a concorso nazionale, venne nominato assistente ordinario alla Cattedra di Istituzioni di diritto romano della predetta Facoltà. Nel 1974 ricoprì l’incarico di Storia romana presso la allora neo-costituita Facoltà di Magistero dell’Università di Sassari, incarico tenuto negli anni accademici 1974 -75 e 1975-76. Nel 1976 gli venne conferito l’incarico di Storia delle istituzioni politiche presso la Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, Corso di laurea in Scienze politiche, incarico tenuto, in qualità di professore incaricato stabilizzato, sino all’anno accademico 1984 – 85, anno in cui venne inquadrato, in seguito a giudizio di idoneità, nel ruolo di Professore associato. In tale qualità ha tenuto la Cattedra di Diritto pubblico romano presso la Facoltà di Giurisprudenza – ( Corso di laurea in Scienze politiche ) – in seguito trasferita alla Facoltà di  Scienze politiche, una volta costituita, quest’ultima, in Facoltà autonoma, sino all’anno accademico 1999 – 2000. Contemporaneamente venne conferito al Prof. Mancuso, dalla Facoltà giuridica di Catanzaro, l’incarico di insegnamento di Diritto romano, incarico tenuto negli anni accademici 1988 – 89 e 1989 – 90.

Dall’anno accademico 1991 – 92 il Prof. Mancuso ha ricoperto, quale professore associato, la Cattedra di Storia del Diritto romano e l’incarico di Diritto pubblico romano presso il Polo Didattico di  Trapani,della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo ( 2° Corso di laurea ). Dall’anno accademico 2000 – 2001 continua a ricoprire tali incarichi come Professore Straordinario, essendo passato, in seguito a concorso, nel ruolo dei Professori Ordinari. Inoltre, dallo stesso anno, tiene il Corso di Diritto pubblico romano anche presso il I° Corso di laurea della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo. Dal I° Ottobre 2003 il Prof. Mancuso è transitato, in base a giudizio di conferma, nel ruolo dei Professori ordinari e, in tale qualità è stato trasferito dal  II° Corso di Laurea ( Polo didattico di Trapani ), al I° Corso di Laurea della Facoltà di Giurisprudenza ( Palermo ), ove tiene le lezioni del modulo pubblicistico presso la IV Cattedra di Diritto romano ( Scienze Giuridiche ). Inoltre continua a mantenere l’incarico di Diritto pubblico romano.

Sin qui il curriculum predisposto dallo stesso Gaetano Mancuso.

Si è spento a Palermo il 31 maggio 2006.
Lo ricorda Matteo Marrone, in IVRA. Rivista internazionale di diritto romano e antico, LVI, 2006-2007.
Il 28 novembre 2007 s’è svolta, nell’Aula Magma della Facoltà giuridica palermitana, una ‘Giornata di studio in memoria di Gaetano Mancuso’, su ‘Origine e sviluppo del giudizio di costituzionalità’ (AUPA, LII, 2007-2008).

In quella occasione il prof. Marrone lo ha così ricordato: 

“Si parlerà in questo incontro di giudizi di costituzionalità e incostituzionalità delle leggi, dal mondo antico ad oggi. Una maniera, questa, certo tra le migliori, per ricordare Gaetano Mancuso, mancato ai Suoi cari, agli amici, ai colleghi e agli studi storico-giuridici nello scorso mese di giugno. I problemi di costituzionalità e incostituzionalità delle leggi, con specifico riferimento al mondo greco-romano, erano stati, infatti, al centro dei suoi interessi culturali sin dai primi contatti con gli studi giuridici, almeno sin da quando, al quarto anno di Giurisprudenza, aveva chiesto l’assegnazione di una tesi di diritto pubblico romano. Propose egli stesso l’argomento: chiedeva di approfondire la questione sino a che punto fosse lecito parlare propriamente di costituzionalità legislativa nella Roma repubblicana; e svolse la tesi – troppo modestamente intitolata ‘La questione della costituzionalità della lex Cornelia de civitate Volterranis adimenda e gli spunti che essa propone su alcuni problemi di diritto pubblico romano’ – con tale competenza, padronanza delle fonti e consapevolezza dei problemi relativi al sistema costituzionale romano repubblicano che fu del tutto naturale proporgli di continuare gli studi giusromanistici. Sono passati 45 anni da quella sua prima esperienza. Da allora Egli non aveva mai smesso la fede, manifestata con entusiasmo già nel corpo stesso della tesi di laurea, sul valore insostituibile, anche con riguardo al presente, delle ricerche sull’esperienza giuspubblicistica del passato.
La prima monografia, del 1972, riguardò il Senato romano delle origini; al Senato romano egli dedico poi ulteriori contributi – almeno Patres minorum gentium del 1973 e Patres conscripti del 1976 – tant’è che, essendo stato giustamente ritenuto tra i maggiori specialisti di questo tema, fu dato a lui l’incarico di redigere la voce ‘Senato. Diritto Romano’ per l’Enciclopedia del Diritto, apparsa nel 1989. Ancora sul Senato romano Egli tenne un corso di diritto pubblico romano, pubblicato nel 1997.
Presto estese i suoi interessi al mondo greco-antico. Scrisse su temi specifici. Non posso qui richiamarli tutti: toglierei spazio ai relatori che saranno chiamati a parlare dopo di me. Mi limito a ricordare il saggio sugli editti del pretore, i lavori sui decreta; gli altri sulla famosa definizione di obligatio come iuris vinculum delle Istituzioni di Giustiniano, e poi: i lavori sulla legge che proclamò Silla dittatore, sulla  lex de imperio Vespasiani, sull’acquisto illegale della cittadinanza e l’immigrazione clandestina a Roma durante la Repubblica; ecc. ecc. Nell’ultimo lavoro al quale ho fatto riferimento, l’aggancio al presente è palese già dal titolo, ma esso si manifesta pure, più spesso solo implicitamente, in tanti altri suoi scritti,  tutti apprezzati in dottrina e punto di riferimento obbligato per studi ulteriori sugli stessi temi. Tra questi non posso in questa occasione non ricordare almeno l’ampio saggio di qualche anno fa (2002) ‘Alle origini del sindacato di costituzionalità’. È dedicato al periodo dalla Monarchia alla Repubblica romana ma già il fatto che sia indicato come I manifesta il proposito di pubblicarne almeno un II, con riguardo al Principato e al Dominato. Non ne ebbe il tempo. Che lo avesse nella mente pressoché definito, lo mostrano anche i ripetuti cenni a principato e dominato già nella parte pubblicata. Anche per ciò, come dicevo all’inizio, appare del tutto appropriata l’iniziativa di dedicare al sindacato di costituzionalità questo incontro scientifico che vuole onorare la sua memoria.
Nelle opere didattiche egli prediligeva opportunamente temi più ampi: prima ancora del corso sul Senato al quale ho già accennato era apparso, nel 1987, ‘Politeia  e constitutio’, dove si era soffermato sulle nozioni di Stato e Costituzione nel pensiero politico greco classico e nella riflessione ciceroniana’; del 1995 è  il corso ‘Forma di Stato e forma di governo nell’esperienza costituzionale greco-romana’; tutti riassunti infine in un’opera ancora di più ampio respiro ‘Profilo pubblicistico del diritto romano’, in due volumi (rispettivamente del 2002 e 2003).
Chi si soffermi anche per un istante sulle date della ricca bibliografia di Gaetano Mancuso noterà che la sua produzione scientifica negli ultimi anni non aveva avuto soste, assai più di prima. La cosa non deve sorprendere: Egli sapeva, aveva saputo subito del male che portava addosso, e anche se lo visse con grande serenità, anche se la sua vita, a parte le pause ricorrenti cui era costretto, era continuata con il ritmo di sempre, anche se l’ottimismo che non l’aveva mai abbandonato lo aveva portato, sin quasi negli ultimi giorni, a fare progetti ormai palesemente impossibili, aveva avvertito evidentemente dentro di sé l’esigenza di procedere ancor più rapidamente che in passato, in modo da potere vedere confermate tempestivamente le sue felici intuizioni e potere subito manifestare quanto più possibile compiutamente i suoi punti di vista in merito a quel  contesto storico che lo aveva sempre affascinato.

Un cenno, infine a ‘La Repubblica perduta’, il suo ultimo libro, finito di stampare  nel dicembre del 2006. Non me ne aveva mai parlato, né prima né durante la stesura, e neppure, ultimata questa, prima che il libro venisse pubblicato. Me ne diede una copia quasi in segreto, nel gennaio scorso, come riservata a pochi intimi. Mi disse che l’aveva  pensato e scritto con intento divulgativo. Ma fu troppo modesto: è assai più che un’opera divulgativa. Anche solo una rapida lettura rivela immediatamente lo spessore scientifico e l’esperienza didattica dell’autore. Con esemplare chiarezza percorre la storia costituzionale di Roma dalle origini alla fine della Repubblica e ne rappresenta le strutture giuridiche; e non risparmia, senza che l’agilità dell’esposizione ne risenta, frequenti puntuali, spesso letterali  rinvii alle fonti, soprattutto Cicerone. Ne emergono, e non soltanto dal titolo, il giudizio dell’autore su quelle vicende, le sue valutazioni, la sua partecipazione. C’è dentro tutto l’animo suo, c’è dentro il desiderio di trasmettere i suoi interessi per quel mondo, con la fede nella certezza di vedere riflessi nella storia del mondo antico i problemi di oggi e di sempre. È eloquente in questa direzione già l’epigrafe premessa al libro, un passo del de re publica di Cicerone, che l’oratore scrisse pochi mesi prima di finire assassinato dai sicari di Antonio: «a causa dei nostri difetti e non certo per caso – vi è detto – conserviamo la Repubblica, ma in verità l’abbiamo già da tempo perduta». Può sembrare un messaggio pessimistico ma Gaetano Mancuso pessimista assolutamente non era, non lo era mai stato. In questa sua ultima opera Egli volle rappresentare nel modo più vivo e coinvolgente per gli uomini di oggi, soprattutto per i giovani, quel contesto politico e giuridico che lo aveva interessato e appassionato sin dagli anni dell’adolescenza, e la cui conoscenza e intima comprensione Egli fortemente e giustamente credeva preziose per la formazione delle nuove generazioni di cittadini.”

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1)       Alle radici della  storia del senatus. Contributo all’identificazione dei patres nell’età precittadina, pubblicato in Annali del Seminario Giuridico dell’Università di Palermo – ( Annali Palermo ) – vol.33 ( 1972 ).

2)       Patres minorum gentium, pubblicato in Annali Palermo, vol.34 ( 1973 ).

3)       L’antichissima organizzazione politica dei Romani, recensione a E.A. Palmer, The arcaic community of the romans, pubblicato in Labeo 21 ( 1975 ).

4)       Patres conscripti. Un’ipotesi sulla composizione dell’antico senato romano, pubblicato in Annali Palermo, vol.36 ( 1976 ).

5)       Senatus auctoritas. Sulla denominazione del senatoconsulto inefficace, pubblicato in Labeo 27 ( 1981 ).

6)       Alcune considerazioni sulla dittatura sillana. Imperium, dittatura, principato ed esperienze costituzionali contemporanee, pubblicato nel volume collettivo “ Dittatura degli antichi e dittatura dei moderni”, Roma, 1983.

7)       Praetoris edicta. Riflessioni terminologiche e spunti per la ricostruzione dell’attività edittale del pretore in età repubblicana, pubblicato in Annali Palermo, vol.37 ( 1983 ).

8)       Sulla definizione ciceroniana dello Stato, pubblicato in Sodalitas – Scritti in onore di Antonio Guarino, vol. 2 ( 1984 ).

9)       Il concetto di costituzione nel pensiero politico greco-romano, pubblicato in Annali Palermo, vol.39 ( 1987 ).

10)    Studi sul  decretum nell’esperienza giuridica romana. Parte I: i decreta degli organismi collegiali e collettivi, pubblicato in Annali Palermo, vol. 40 ( 1988 ).

11)    Articolo “Senatus ( dir.rom. ), pubblicato in Enciclopedia del diritto, vol.41 ( 1989 ).

12)    A  proposito della definizione di “obligatio”, ( Inst. 3.13 pr. ), pubblicato in Panorami 2 ( 1990 ).

13)    Potere e consenso nell’esperienza costituzionale repubblicana, pubblicato in Annali Palermo, vol.41 ( 1991 ); pubblicato anche in “ Esercizio del potere e prassi della consultazione” – Atti dell’VIII Colloquio Internazionale Romanistico-Canonistico( 10-12 maggio 1990 ), Roma, 1991.

14)    Riflessioni di uno storico del diritto sul problema delle riforme istituzionali, pubblicato in Panorami 4 ( 1992 ).

15)    “Auctoritas sacrata pontificis” e “Auctoritas principis”, pubblicato in “Il diritto romano canonico quale diritto proprio delle comunità cristiane dell’oriente mediterraneo” – Atti IX  Colloquio Internazionale Romanistico – Canonistico , Roma, 1994.

16)    Tra edictum e interdictum. Appunti su alcune singolarità terminologiche in tema di testi interdettali, pubblicato in IURA, vol.42 ( 1991 ), ma pubbl. 1994.

17)    In tema di “Lex Valeria de Sulla dictatore” e di “Lex de imperio Vespasiani”, pubblicato in BIDR , vol. XCVI – XCVII ( 1994 ).

18)    “Decretum consulis”, pubblicato in Panorami 6 ( 1994 ).

19)    Forma di Stato e forma di governo nell’esperienza costituzionale greco-romana, Catania, 1995.

20)    Il senato romano, I, (monarchia e repubblica), Catania, 1997.

21)    “Decretum praetoris”, pubblicato in SDHI, vol.LXIII ( 1997 ).

22)    Una probabile esperienza oligarchica nella storia costituzionale di Roma, pubblicato in Archivio Giuridico, vol. CCXIX ( 1999 ).

23)    Brevissime note in tema di acquisto illegale della cittadinanza e di immigrazione clandestina a Roma durante la repubblica, pubblicato in “Iuris vincula” – Studi in onore di Mario Talamanca, vol. V ( 2001 ).

24)    Dare imperium, pubblicato in IURA 52( 2001).

25)    Alle origini del sindacato di costituzionalità,I, pubblicato in Annali Palermo vol. XLVII (2001).

26)    Profilo pubblicistico del diritto romano, vol. I, Catania, 2002.

27)    Profilo pubblicistico del diritto romano, vol.II, Catania, 2003.

28)    Recensione critica: Reduzzi Merola, F. Iudicium de iure legum. Senato e legge nella tarda Repubblica (Napoli, Jovene, 2001) p.171, in IURA, vol.52 (2001), pp.358-364

29)    Brevi note sul concetto di sovranità nel pensiero politico della Repubblica in Tradizione romanistica e costituzione, diretto da L. La bruna, a cura di Mariapia Baccari e Cosimo Cascione, Napoli, 2006, pp. 601-611

 

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